Di boschi e di selve, quinto incontro.
Le tante declinazioni che può assumere una foresta su un palcoscenico o su uno schermo sono al centro del quinto incontro del ciclo Di boschi e di selve, otto dialoghi mensili curati da Maria Teresa Carbone e realizzati in collaborazione con l’associazione Monteverdelegge: alla conversazione, ideata con Maria Cristina Reggio, partecipa Riccardo Fazi della compagnia Muta Imago, caratterizzata da una costante ricerca di forme e storie che mettano in relazione la sfera dell’immaginazione con la realtà di oggi. Come in tutti gli incontri del ciclo, che vede la presenza di persone attive in campi diversi, dalla scrittura all’arte, alla scienza, il bosco si rivela agli umani fonte di risorse, entità oscura, territorio magico del sogno.
Muta Imago è una compagnia teatrale nata a Roma nel 2006. È guidata da Claudia Sorace, regista, e Riccardo Fazi, dramaturg e sound artist, ed è composta da tutte le persone che sono state, sono e saranno coinvolte nella realizzazione dei lavori. Da anni la compagnia sta portando avanti un percorso di ricerca sulla percezione del tempo e sulle possibilità che il teatro ha di formulare nuove modalità di racconto che indaghino le caratteristiche del rapporto tra tempo, memoria e identità. Fanno parte di questa ricerca gli ultimi lavori prodotti: Tre Sorelle (2023), Ashes (2022) e Sonora Desert (2021).
dialoghi mensili curati da Maria Teresa Carbone e realizzati in collaborazione con l’associazione Monteverdelegge.
Al centro degli incontri, cui partecipano persone attive in campi diversi, dalla scrittura all’arte, alla scienza, c’è un luogo, il bosco, che nelle sue declinazioni (selva, foresta, giungla…), si è rivelato agli umani come spazio di rigenerazione o di smarrimento: fonte di risorse, entità oscura, territorio magico del sogno.