Mostra fotografica di Mariangela Caturano
Inaugurazione: sabato 1 marzo, ore 12:00
Lettura di brani de Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, a cura di Clara Addari e Edoardo Dantonio
Una strada che va da mare a mare, dal Tirreno al Mar d’Africa, da Palermo a Sciacca, attraversando terre segnate da incontri e scontri secolari, dai Fenici ai baroni siciliani.
Una strada che attraversa in gran parte le terre di quei 72 feudi donati dai normanni alla Diocesi di Monreale nel 1176, là dove più forte era la presenza musulmana.
Ma è anche la strada che ne Il Gattopardo porta a Donnafugata, la residenza estiva del Principe di Salina. Da Palermo dodici ore di viaggio in carrozza, nei ricordi dello scrittore da giovane, tre giorni ai tempi del Gattopardo.
“Si erano attraversati paesi dipinti in azzurrino, stralunati;” racconta il Principe di Salina, “su ponti di magnificenza bizzarra si erano valicate fiumare integralmente asciutte; si erano costeggiati disperati dirupi che saggine e ginestre non riuscivano a consolare.
Mai un albero, mai una goccia d’acqua: sole e polverone”. Orizzonti mobili, nuvole turbolente senza venti, luoghi instabili e millenari, paesaggi disabitati e fatali. “Quell’incantevole, incantevole Sicilia, luogo dell’aurora e della nascita dell’Europa, con Ulisse che spinge la sua nave fuori dalle ombre”, come scrisse David H. Lawrence.
La mostra “Miraggi – La strada dei feudi” racconta questo incantamento attraverso lo sguardo dell’autrice.
Mariangela Caturano vive da qualche anno a Menfi, un paese dell’agrigentino sul canale di Sicilia.
Ha vissuto a Roma dove ha lavorato come dirigente al Ministero dell’istruzione, ed è stata responsabile delle pubblicazioni e delle trasmissioni televisive sulla riforma Moratti, oltreché di un progetto editoriale Barilla e Legambiente sull’educazione alimentare per le scuole. Ha lavorato in Africa, in Benin, per un progetto di cooperazione della FAO per combattere la malnutrizione in quel Paese.